La corretta nutrizione durante i primi mesi di vita è un pilastro fondamentale per garantire una crescita sana e un futuro radioso per i nostri teneri amici a quattro zampe. In questo articolo, esploreremo le linee guida essenziali per offrire ai cuccioli una dieta equilibrata, ricca di nutrienti vitali che li aiuteranno a svilupparsi in cuccioli forti, vitali e pieni di energia. Scopriremo quali alimenti privilegiare, le frequenze di alimentazione ideali e come adattare la dieta man mano che il cucciolo cresce.
L’assunzione di latte e l’introduzione dell’alimento solido
L’alimentazione dei cuccioli, nell’arco delle prime 2 o 3 settimane di vita, consiste unicamente del latte materno.
Nelle prime 12-24 ore di vita il cucciolo deve assumere il colostro materno che, ricchissimo di anticorpi, conferisce al neonato l’immunità passiva che lo proteggerà finché il sistema immunitario non sarà in grado di produrre autonomamente anticorpi.
Durante la quarta settimana di vita dei cuccioli si procede all’inserimento di alimenti solidi nella loro dieta. Questo momento può però essere anticipato alla terza settimana, qualora si abbia l’impressione che il latte materno non sia più sufficiente a garantire il corretto accrescimento della cucciolata (per questo è necessario pesare I cuccioli quotidianamente).
L’alimento solido che verrà impiegato dovrà essere molto digeribile, appetibile, ed avere consistenza semisolida. Qualora si impieghi un alimento secco estruso, ad esempio quello che assume la madre, lo si dovrà quindi ammorbidire con acqua tiepida.
In questa prima fase, l’obiettivo è soprattutto quello di far “conoscere” il nuovo alimento, si consiglia pertanto di somministrare diversi piccoli pasti giornalieri.
Si possono quindi somministrare sia alimenti commerciali secchi o umidi delle varie linee puppy o alimenti casalinghi molto digeribili quali pollo bollito, riso bollito, pesce bianco, uova.
L’alimentazione nei cuccioli in accrescimento
I primi 6 mesi di vita sono quelli caratterizzati dalla velocità di accrescimento più elevata.
Come in tutte le specie animali, anche nel cane i fabbisogni energetici e nutrizionali di un cucciolo espressi in rapporto al peso dell’animale, sono superiori a quelli di un adulto.
Le diverse taglie raggiungono in momenti diversi il pieno accrescimento:
- i cani di piccola taglia raggiungono il completo accrescimento già a 10-12 mesi;
- i cani di taglia media lo raggiungono tra i 12 e i 15 mesi;
- i cani di taglia grande o gigante completano di fatto il proprio accrescimento entro i 18 mesi.
Pertanto, nell’arco dei primi 10-18 mesi di vita, il cane completa il proprio accrescimento ed è indispensabile che durante tale fase, a maggior ragione durante i primi 6 mesi, l’alimentazione dei cuccioli sia di elevata qualità nutrizionale, completa e bilanciata.
Si sconsiglia altamente, in questa fase, di affidarsi a diete non formulate secondo criteri scientifici. Perché? Perché una dieta inappropriata può portare alla predisposizione a diverse patologie.
È bene sottolineare come la qualità della dieta di un cucciolo in accrescimento è molto importante per garantirne il corretto sviluppo corporeo. Sarà quindi opportuno ricorrere ad alimenti industriali di alta qualità appositamente formulati per cani in accrescimento o, in alternativa, a diete casalinghe formulate con molta attenzione, al fine di evitare carenze e/o eccessi di alcuni nutrienti.
Le quantità di proteine e grassi presenti nella dieta di un cane in accrescimento può essere anche molto superiore agli apporti raccomandati, ma non inferiori.
Invece, è bene evitare di eccedere coi nutrienti minerali e le vitamine A e D, perché deviare dai valori indicati può far incorrere in tossicità.
Accorgimenti per l’alimentazione dei cuccioli di taglia grande
Un corretto calcolo dell’energia che viene quotidianamente offerta al cucciolo è particolarmente importante.
Soprattutto quando si alimentano cani di taglia grande o gigante, bisogna fare particolare attenzione. È stato dimostrato che un accrescimento troppo rapido è fattore predisponente alla comparsa di problematiche articolari (Dämmrich, 1991; Kealy et al., 1992; Zentek et al., 1995; Smith et al., 2006).
Un altro aspetto di cui la dieta dovrebbe tenere conto riguarda le concentrazioni di calcio (e vitamina D) presenti nella dieta.
Infatti, sebbene un carenza di calcio, fosforo e vitamina D possa provocare nel cucciolo, come in tutti i mammiferi, rachitismo, è stato da tempo dimostrato che anche un eccesso di calcio favorisce la comparsa di problematiche articolari (Richardson e Zentek, 1998).
Questo è particolarmente vero nei cuccioli di taglia grande e gigante di età inferiore ai 6 mesi, poiché durante i primi 6 mesi di vita non sono in grado di regolare l’assorbimento intestinale di calcio in funzione del reale fabbisogno (Lauten et al., 2002). È assolutamente da evitare la pessima abitudine di aggiungere integratori a base di calcio, fosforo e vitamina D a diete che già ne contengono nelle giuste quantità.
Anche la varietà della dieta è importantissima. Come abbiamo detto, fin dalle prime settimane di svezzamento, è bene offrire diversi piccoli assaggi, per:
- stimolare l’apprendimento del cane
- creare un microbioma (ambiente intestinale) sano, completo e che diverrà capace di digerire in maniera ottimale tutti gli alimenti.
Infine, il cucciolo dovrebbe essere pesato con una certa regolarità. Il controllo del peso permette di adattare la quantità giornaliera di cibo, da somministrare in non meno di due pasti, alle sue reali necessità e verificare che il suo accrescimento sia in linea con quello tipico della razza di appartenenza.